Meditazione sulla Luce per il Solstizio d’inverno 2023

‘Meditazione sulla Luce’

Giovedì 21 Dicembre 2023 h.19.00

l Centro Ankida si prepara per le prossime festività e così ecco il programma che vi proponiamo:

Giovedì 21 Dicembre alle 19.00 vi invitiamo alla ‘Meditazione sulla Luce’ aperta a tutti gli allievi di Yoga e Tai Chi Chuan del Centro Ankida. Vogliamo festeggiare così insieme il solstizio d’inverno e la luce che da quel giorno inizierà a crescere, l’incontro durerà una mezzora circa.

A seguire alle 19.30 la consueta lezione di Yoga che per l’occasione sarà multilivello e aperta a tutti gli allievi di Yoga principianti intermedi e avanzati.  

Il Centro Ankida rimarrà chiuso per le festività Natalizie dal 24 dicembre al 7 gennaio. Le lezioni di Yoga e Tai Chi riprenderanno con il consueto orario da Lunedì 8 Gennaio 2024
Buone feste in Yoga gli insegnanti di Ankida

SOLSTIZIO D’INVERNO E TRADIZIONI POPOLARI: giornata di tradizioni popolari in tutto l’emisfero boreale (nel mondo germanico il solstizio d’inverno corrisponde a Yule, mentre nella tradizione druidica si parla di Alban Arthan, la festa della Luce di Re Artù), Questo periodo di dicembre assomma in giro per il mondo feste ancora celebrate, che affondano le radici nei culti precristiani, pagani e delle antiche culture orientali. Accade in India, Cina e Giappone, come in Iran, che deve all’ancestrale cultura persiana la celebrazione della Shab-e Yalda, “più lunga e buia notte”, che è anche la festa della nascita di Mitra, dio del Sole.
Nell’antica Roma i Saturnalia erano la festa del sovvertimento temporaneo della realtà, e dell’abbondanza, agli schiavi venivano concesse libertà e parità, si sfilava con maschere come nel nostro carnevale. Accadeva dal 17 al 23 dicembre. Tutto in onore di Saturno, protettore della semina e dio dell’età dell’oro, epoca favolosa in cui il cibo era copioso e tutti gli uomini erano uguali. 
L’imperatore Aureliano istituì la festa del Sole invitto il 25 dicembre, e ad essa, nel nuovo amalgama generato dal diffondersi del cristianesimo, si sovrappose il Natale. Nell’intento proselitistico di assorbire e sostituire i riti pagani con la nuova dottrina, la nascita della luce, del Sole, con la venuta al mondo del Salvatore. Una catena della speranza e di augurio di abbondanza, che sale dal tempo remoto e cambia nome: Sole, Mitra, Odino e Gesù, San Nicola e, nel nostro tempo, Babbo Natale.