I RISHI

Sette Veggenti dell’antichità simili a Dei

I Rishi sono figure mitiche dell’antichità a cui si riconduce l’insegnamento dello Yoga agli uomini.

I ‘Sapta’ Rishi (dal Sanskrito sapta-sette e rishi-saggio) erano 7: Bhrigu, Angira, Atri, Gautama, Kashyapa, Vashishta, e Agastya.

Il termine sanscrito Rishi o Rsi indica principalmente quella figura di “cantori ispirati” dei popoli Arya cui fu consegnato il Veda, tale opera religiosa è considerata quindi come apauruseya ovvero non composta da esseri umani ma “ascoltata” dai Rishi e da questi raccolta e consegnata agli uomini. In un significato più generico, e successivo, tale termine indica anche un saggio, un santo, un eremita, oppure il settimo degli otto gradi dei brahmani, o ancora la Luna, o un “raggio di luce”.

   

“Degli inni del Rgveda si dice che furono visti dai Rishi. Perciò i Rishi possono essere definiti ‘veggenti’. Videro gli inni come si vede un albero o un fiume. Erano gli esseri più sconcertanti del cosmo vedico, quelli meno facilmente spiegabili. Dominanti fra loro, i Sette che risiedevano negli astri dell’Orsa Maggiore, i Saptarishi, non mancano di affinità con i Sette Sapienti ellenici, con gli abdal islamici e con i Sette Apkallu dell’Apsu accadico. Ma qualcosa nella natura dei Rishi era uno scandalo epistemologico: soltanto a loro era concesso appartenere all’immanifesto e al tempo stesso intervenire nei fatti di ogni giorno, che reggevano occultamente.”
(Tratto da L’Ardore, Roberto Calasso, Adelfi, 2010)

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Si pensa anche che il termine Rishi possa essere collegato all’antico avestico erešiš (Avesta, Gatha Ahunavaiti, Yasna, 31,5) con il significato di “estasi”.

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Brahma é la divinità creatrice nella religione Hindu, è uno degli dei della Trimurti insieme a Vishnu e Shiva.
Secondo il Brahma Purana, è il padre del popolo Manu da cui discendono gli Hindu. Brahma creò sette saggi, i Sapta Rishi, per aiutarlo nella Creazione.

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Nell’ Atharvaveda questi Sette Veggenti (o Cantori ispirati) simili a Dei partecipano alla creazione: “Su di lei quei saggi del passato, i Sette Cantori ispirati (saptaRsi), che crearono questi mondi, compiendo il sacrificio con la forza del rito e con il fervore della creazione, cantarono gli inni ed ecco! le vacche vennero in essere.”
(Atharvaveda XII, 1, 39)

Così la Brhadaraiyaka Upanisad:
A ciò si riferiscono queste strofe:
‘C’è un vaso con il foro in basso e il fondo in alto.
In esso è posta la gloria di ogni forma.
Sul suo bordo siedono i sette Rishi.
Ottava è la parola, unita alla preghiera.
‘C’è un vaso con il foro in basso e il fondo in alto’:
esso è il corpo;
esso è il vaso con il foro in basso e il fondo in alto.
‘In esso è posta la gloria di ogni forma’:
i sensi sono la gloria di ogni forma,
questo designa quindi i sensi.
‘Sul suo bordo siedono i sette Rishi’:
i sensi sono i Rishi, questo designa i sensi.
‘Ottava è la parola, unita alla preghiera’:
in verità la parola, che esce come ottava,
si fonde alla preghiera.
‘C’è un vaso con il foro in basso e il fondo in alto’:
esso è il corpo; esso è il vaso con il foro in basso e il fondo in alto.
‘In esso è posta la gloria di ogni forma’:
i sensi sono la gloria di ogni forma,
questo designa quindi i sensi.
‘Sul suo bordo siedono i sette Rishi’:
i sensi sono Rishi, questo designa i sensi.
‘Ottava è la parola, unita alla preghiera’:
in verità la parola, che esce come ottava, si fonde alla preghiera.
Queste due [orecchie] sono Gotama e Bharadvaja:
questi Gotama, questi Bharadvaja.
Questi due [occhi] sono Visvamitra e Jamadagni:
questi Visvamitra , questi Jamadagni.
Queste due [narici] sono Vasistha e Kasyapa:
questi Vasistha, questi Kasyapa.
La parola poi è Atri: con la parola [bocca]
si mangia e Atri è lo stesso che Atti [mangia].
Si ciba di ogni cosa colui che così conosce, tutto è cibo per lui.
(Brhadaranyaka Upanisad II,2,4)

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I Rishi non corrispondono a ad esseri umani comuni si possono collocare in una posizione mediana tra i Deva e gli Asura considerate entità soprannaturali. Nell’ astronomia Indù i SaptaRsi (Sette Rishi) formano la costellazione dell’orsa maggiore.

In Carnatic Music, Rishi is the seventh chakra (group) of Melakarta ragas. The names of chakras are based on the numbers associated with each name. In this case, there are seven rishis and hence the 7th chakra is Rishi.